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Il Mistero dei Cilindretti nella Corsa: Strumenti Biomeccanici per l’Eccellenza Atletica

Durante le Olimpiadi di Pechino 2008, la triatleta Emma Snowsill ha catturato l’attenzione non solo per la sua straordinaria performance, ma anche per un dettaglio inusuale: la presenza di due cilindretti nelle sue mani durante la frazione di corsa. Questo semplice strumento, apparentemente insignificante, è diventato oggetto di curiosità tra allenatori e atleti, stimolando discussioni sui suoi potenziali benefici. In questo articolo, esploreremo il ruolo biomeccanico di questi strumenti, i benefici e il loro utilizzo in ambito sportivo.

Cosa Sono i Cilindretti?

I cilindretti utilizzati da Emma Snowsill e da altri atleti, talvolta chiamati "running sticks", sono strumenti leggeri, solitamente in legno o materiale sintetico, tenuti nelle mani durante la corsa. Il loro utilizzo è stato osservato in diverse competizioni internazionali, ma rimane una pratica di nicchia, prevalentemente adottata da atleti australiani e svizzeri.

I Benefici Biomeccanici

  1. Stabilità della Postura: tenere i cilindretti può aiutare a stabilizzare il movimento delle braccia, riducendo oscillazioni laterali e migliorando l’allineamento biomeccanico. Questo si traduce in una corsa più efficiente e meno dispendiosa dal punto di vista energetico;
  2. Ottimizzazione della Cadenza: gli atleti che utilizzano i cilindretti riferiscono una maggiore consapevolezza del ritmo e della cadenza della corsa. Questo strumento funge da metronomo naturale, promuovendo un passo regolare e sincronizzato;
  3. Riduzione della Tensione Muscolare: avere un oggetto tra le mani riduce l’irrigidimento naturale delle dita e delle mani durante la corsa. Questo porta a una maggiore rilassatezza nei muscoli delle braccia e delle spalle, migliorando il comfort generale;
  4. Consapevolezza Tecnica: l’utilizzo dei cilindretti obbliga l’atleta a focalizzarsi sulla tecnica, enfatizzando l’importanza di un movimento efficiente delle braccia in sincronia con le gambe.

La Scienza Dietro l’Uso dei Cilindretti

Studi sulla biomeccanica della corsa suggeriscono che il movimento delle braccia ha un impatto significativo sull’efficienza energetica complessiva. Una ricerca pubblicata nel Journal of Biomechanics ha evidenziato come il controllo dei movimenti superiori possa influenzare positivamente la stabilità del baricentro e la distribuzione delle forze durante la corsa. Sebbene non esistano studi specifici sui cilindretti, è ragionevole ipotizzare che questi strumenti contribuiscano a migliorare i parametri biomeccanici attraverso un’azione regolatrice sui movimenti.

Esperienze sul Campo

Dalla prima osservazione di Snowsill nel 2008, i cilindretti sono riapparsi in competizioni di alto livello, come alle Olimpiadi di Tokyo 2021, dove atleti come Andrea Salvisberg così come a Parigi 2024 la Derron ( Argento ) ne hanno fatto uso. Questo indica che, nonostante la mancanza di prove scientifiche consolidate, il loro utilizzo è percepito come vantaggioso da alcuni atleti élite.

Considerazioni Pratiche

L’introduzione dei cilindretti nella routine di allenamento dovrebbe essere personalizzata in base alle esigenze dell’atleta. Per chi è interessato a sperimentarli:

  • Materiali: leggeri, preferibilmente in legno o plastica;
  • Dimensioni: circa 10-15 cm di lunghezza e 2-3 cm di diametro;
  • Utilizzo: iniziare con sessioni brevi per abituarsi, monitorando eventuali miglioramenti nella postura e nel ritmo.

Conclusioni

I cilindretti rappresentano un interessante esempio di come strumenti semplici possano stimolare innovazioni nel mondo dell’allenamento sportivo. Sebbene non vi siano ancora ricerche definitive sul loro impatto, le testimonianze degli atleti suggeriscono che il loro utilizzo possa offrire vantaggi in termini di tecnica ed efficienza. La loro adozione, tuttavia, dovrebbe essere accompagnata da un’analisi approfondita e dalla supervisione di esperti.

Se desideri approfondire l’argomento o provare questi strumenti nel tuo allenamento, non esitare a contattarmi!